giovedì 27 novembre 2014

Strisce gialle, finalmente

Le strisce gialle non era l’unico suggerimento utile


Accogliamo con soddisfazione la decisione dell’amm.ne di adottare le strisce gialle per delimitare i parcheggi riservati ai permessi A1 nel Tridente. Peccato si sia perso oltre un mese, giacché il suggerimento lo avanzammo fin dall’inizio, ma ora riteniamo non ci siano più alibi per cominciare ad assicurare il rispetto della nuova disciplina.


Oltre a quello delle strisce gialle, ne abbiamo avanzati diversi altri di suggerimenti, tra cui:

- l’indicazione di una serie di strade dove oggi regna la sosta selvaggia e che invece potrebbero essere utilizzate per la sosta regolare di auto o moto (su tutte Largo degli Schiavoni, feudo da anni di un parcheggiatore abusivo);

- l’opportunità di includere Passeggiata di Ripetta nel settore A1, risolvendo il problema delle traverse oggi utilizzate sistematicamente per accedere in A1 contromano; non essendo infatti pensabile di presidiare via Brunetti, via del Vantaggio e via del Fiume, l’unica soluzione è allargare il settore spostando il perimetro sul lungotevere:; peraltro questo allargamento avrebbe permesso di
riutilizzare i varchi di Via Ferdinando di Savoia e passeggiata di Ripetta per l’A1, rendendo inutile la predisposizione di quelli nuovi in via Ripetta e via dei Pontefici;

- la netta separazione tra sosta per automobili e sosta per motocicli, per meglio gestire lo spazio a disposizione;

- la “riscoperta” del parcheggio del Galoppatoio (il più grande d’Europa!?!) come soluzione principale per la sosta di auto e moto di coloro che accedono al Tridente.


Noi speriamo che anche sugli altri punti che abbiamo sottoposto all’attenzione dell’amm.ne ci venga data risposta. Riteniamo infatti di aver dimostrato di avere a cuore il successo dell’intervento nel nostro rione e di conoscere molto bene la realtà dei luoghi, essendo quindi in grado di fornire indicazioni utili e preziose.

Speriamo anche che la “timidezza” dimostrata finora nell’applicazione della nuova disciplina venga velocemente superata. La sperimentazione delle nuove regole è infatti teoricamente in corso, ma finora non se ne è vista traccia. Nel frattempo sono i residenti che stanno pagando il prezzo più alto delle inefficienze dell’amm.ne, non riuscendo più a trovare posti regolari di sosta.

Fino a quando ci verrà chiesto di pazientare?



Roma, 27 novembre 2014
Associazione Residenti Campo Marzio

martedì 25 novembre 2014

Lettera aperta al Sindaco Marino

Qui l'antefatto.

Di seguito la lettera che abbiamo inviato al Sindaco Marino.




Roma, 24 novembre 2014


Egr. Sig. Sindaco di Roma
On. Ignazio Marino
ROMA


Egr. Sindaco Marino,
Leggiamo oggi di un certo commercio dell'area del Tridente che Le consiglia di "non farsi vedere" in zona per non subire contestazioni che addirittura potrebbero richiedere l'intervento delle forze dell'ordine.
Non conosciamo bene tutte le rivendicazioni di quest'ala del commercio, diversa evidentemente da quell’altra che ha sponsorizzato fortemente la ristrutturazione di via del Babuino e le restrizioni al traffico dell'intera zona; leggiamo che questi suoi contestatori parlano della necessità di parcheggi in zona e di migliori collegamenti del trasporto pubblico, cose su cui noi abbiamo avanzato proposte e richieste, anche a lei direttamente nell'incontro avuto il 16 ottobre u.s. e da ultimo all'assessore Improta. Cogliamo qui l'occasione per sottolineare che il grande assente dell'intervento nel Tridente è il parcheggio del Galoppatoio, il più grande d'Europa, che con limitati interventi potrebbe divenire la soluzione definitiva ai problemi di sosta di tutta l'area, sia per i motocicli che per gli autoveicoli.
Capiamo quindi che su alcuni punti ci troviamo d'accordo con questo commercio, mentre su altri ci sfuggono i loro obiettivi, come ad esempio la critica all'abolizione degli abbonamenti per i parcometri, che in realtà dovrebbe consentire maggiori possibilità di sosta per i loro potenziali clienti. Ci permettiamo poi di sorridere all'obiezione che un varco elettronico all'ingresso di via Condotti farebbe troppo "autostrada"; ma allora che dire dell'asfalto che pavimenta la strada, unica in zona? E’ forse quello stile '700?
Fuor d'ironia, se c'è qualcuno che le chiede di tenersi alla larga dal Tridente, ci siamo invece noi che la invitiamo a fare un giro nel nostro rione, come le anticipammo nell'incontro avuto, per rendersi conto delle tante cose che ancora non vanno ma che potrebbero, a nostro avviso, essere risolte con interventi più decisi della Sua amministrazione.
Come Le abbiamo detto di persona, nonostante la critica che al momento di progettare l'intervento gli abitanti della zona non sono stati tenuti nella giusta considerazione, noi condividiamo gli obiettivi dell'iniziativa ed anzi siamo convinti che essa sia l'occasione giusta per riqualificare questa parte di Centro Storico, per poi replicare l'intervento negli altri rioni. C'è però bisogno di maggior coraggio e decisione e vorremmo farLe vedere di persona di cosa stiamo parlando.
Non le assicuriamo un'accoglienza festosa o gioiosa, giacché noi siamo quelli che da oltre un mese, cioè da quando la nuova disciplina è entrata in vigore, stanno scontando tutti i problemi ad essa connessi. Ma noi abbiamo un sincero interesse a che le cose riescano a funzionare e con uno sforzo congiunto contiamo che ci si possa riuscire.

Associazione Residenti Campo Marzio

domenica 23 novembre 2014

Comunicato stampa - Nel Tridente non ci siamo proprio



COMUNICATO STAMPA

La questione “Tridente“ è tutt’altro che risolta

Nel caso l’amm.ne avesse dei dubbi sulla riuscita di quella che erroneamente ha chiamato “pedonalizzazione del Tridente” (non un solo mq pedonale in più è stato creato) ci hanno pensato i cittadini a chiarire che la questione è tutt’altro che risolta.
Che la situazione sia divenuta inaccettabile da quando è iniziato l’intervento lo hanno testimoniato i tanti cittadini del rione che hanno partecipato al sit-in tenutosi ieri pomeriggio in Largo dei Lombardi. La questione ha una tale gravità da smuovere persone di tutte le età che mai avrebbero immaginato di partecipare ad una iniziativa in strada per far valere i propri diritti.
Le nostre doglianze sono numerose ma alla fine il problema principale è che la nuova disciplina non viene nei fatti applicata, per cui ormai nella zona del Tridente sono saltate tutte le regole. L’aspetto più evidente della vicenda è quello dei parcheggi in teoria riservati ai permessi ZTL A1 che invece sono una sorta di terra di nessuno, preda delle apette dei pittori di Trinità dei Monti (che sono ancora lì quando da almeno 4 settimane sarebbero dovute sparire), di tutti i motocicli e di autoveicoli senza permesso. Pensavamo con le apette di aver toccato l’apice ma oggi ci siamo dovuti ricredere, giacché abbiamo constatato sulla rampa del Pincio, altro parcheggio in teoria riservato ai permessi A1, un camper in sosta con tanto di tenda di copertura all’interno: praticamente una stanza doppia in strada con vista su P.za del Popolo!!!



La nostra passeggiata odierna ci ha anche regalato altri esempi della “pedonalizzazione” mai partita, come il seguente in P.za Augusto Imperatore,




… o questo esempio di area abbandonata (ma presidiata da parcheggiatore abusivo) in P.za Augusto Imperatore/Largo degli Schiavoni,



… o anche una delle tante aree pedonali (Via Bocca di Leone) ma solo sulla carta,

















Di seguito un paio di immagini dell’iniziativa di ieri. Noi speriamo che queste sollecitazioni convincano l’amm.ne a cambiare passo ed a cominciare a far rispettare la disciplina da essa stessa proposta. In mancanza di ciò possono star sicuri che continueremo ad innalzare il livello della protesta. Non vorranno mica farci arrivare a bruciare i copertoni in strada in pieno centro storico!?!




lunedì 17 novembre 2014

I parcheggi riservati ai permessi A1 sono terra di nessuno? Ecchissenefrega!

A due giorni dall'uscita di questo articolo su Repubblica la situazione rimane immutata, segno che in Campidoglio hanno altro a cui pensare. Il che è pure vero, con tutto quello che sta passando il Sindaco Marino, ma evidentemente hanno bisogno di un messaggio ancor più chiaro.

Vedremo di farglielo avere.

domenica 9 novembre 2014

Noi vogliamo che il Metropolitan rimanga un cinema

Oggi i ragazzi del Cinema America hanno voluto sollevare la questione Metropolitan a modo loro, proiettando il film "Fantasmi a Roma" sulla facciata del cinema.




Ai ragazzi abbiamo dato una mano, perché siamo convinti che il progetto di riconversione del cinema sia una iattura da scongiurare a tutti i costi.
Di seguito il comunicato stampa che abbiamo rilasciato qualche giorno fa in occasione dell'approvazione in Commissione Urbanistica del progetto di delibera.

Un requiem per il Metropolitan?
Commissione urbanistica di Roma Capitale quest’oggi, per discutere (si fa per dire) del progetto di riconversione del cinema Metropolitan di via del Corso.
La precedente riunione, un paio di mesi fa, aveva visto la Presidenza appoggiare il progetto mentre il rappresentante di SEL e quello del M5S avevano fatto notare che lasciare solo circa mq 300 a destinazione culturale (saletta proiezioni) dai circa 2000 attuali (ossia solo il 15% circa) voleva dire nei fatti cancellare il cinema per farne un esercizio commerciale. Questo è il virgolettato attribuito al consigliere di SEL Peciola solo lo scorso settembre: “Abbiamo fatto dei rilievi sul fatto che la parte commerciale è eccessiva e quella culturale è troppo ridotta e chiesto che anche il Metropolitan venga inserito nel quadro che punta alla valorizzazione dei cinema storici di Roma. Non si capisce per quale
motivo si voglia andare in variante al Prg riducendo la soglia del 50% da destinare in questi casi ad attività culturali, a circa 15%”.
Orbene nella seduta odierna la proposta di delibera è stata approvata con la sola contrarietà del consigliere Frongia del M5S, mentre quello di SEL deve evidentemente aver cambiato idea. Quella che due mesi fa appariva come una misera foglietta di fico ora deve essere stata ritenuta una valida opzione.
Questo il testo del messaggio che abbiamo inviato prima della riunione al Presidente Stampete ed ai consiglieri Peciola e Frongia, con solo l’ultimo che ci ha degnato di cortese risposta (e fattivo sostegno):
“[...] Vogliamo in ogni caso riaffermare la nostra profonda contrarietà all'ipotesi di riconversione del cinema Metropolitan, così come avemmo modo di fare in un'altra riunione della Commissione da lei presieduta.
Pur comprendendo i legittimi interessi della proprietà di massimizare il valore dello stabile, da un punto di vista degli equilibri urbanistici è di tutta evidenza la necessità di preservare uno degli ultimi presidi culturali di quell'area della città, dopo che uno ad uno tutti gli altri sono andati a sparire (i cinema Etoile e Ariston e le librerie Ricordi e Feltrinelli solo per citare gli ultimi). E non può essere certo la foglietta di fico dei circa 300 metri quadri destinati a sala cinematografica che possono garantire tale presidio.
Sempre dal punto di vista urbanistico rusulta davvero difficile comprendere la necessità di creare un nuovo spazio commerciale per la media distribuzione su una strada che già vede una concentrazione di strutture di vendita, di ogni tipo e dimensione, da record mondiale.
Infine troviamo inaccettabile che ancora una volta sia stato creato artatamente il degrado di un immobile per poterne poi giustificare la riconversione. Il cinema Metropolitan prima della chiusura decisa dalla proprietà funzionava egregiamente ed aveva una sua redditività. Il miraggio di guadagni di ben altra misura può aver portato la proprietà ad intraprendere la strada della riconversione ma dalla sua Commissione ci si aspetta che tali tentativi vengano fermati, per garantire un accettabile livello di vivibilità in tutti i luoghi della città.
Per quanto ci riguarda non lasceremo nulla di intentato per contrastare il progetto così come proposto dalla proprietà che a nostro avviso dà un colpo decisivo verso la definitiva desertificazione culturale del nostro rione. [...]”.
Sul Metropolitan si è sempre colta un’aria di grande accordo tra tutte le parti coinvolte, con i contrari che spesso lo sono stati solo per spuntare qualcosa per la loro parte, fatta salva la lodevole eccezione del M5S che su questa storia sta mostrando una coerenza ormai unica.
Evidentemente lorsignori non sono interessati agli equilibri urbanistici, pensando che i cittadini possano vivere di solo shopping e non invece anche di un’offerta culturale variegata che se non debitamente tutelata finisce per soccombere alla concorrenza del più profittevole commercio.
Fortunatamente pare vi sia qualcuno che un certo interesse alla cultura sembra averlo, essendone peraltro il ministro nel governo in carica. Ed è proprio alla direttiva emanata qualche mese fa dal Ministro Franceschini, quella che mira a vincolare la destinazione d'uso dei cinema di centri storici e periferie, che ci rifaremo immediatamente per verificare che sia stato apposto il vincolo sul cinema Metropolitan, cinema storico della città ed anche incluso nella Carta della Qualità (cosa di nullo conto per la Commissione Urbanistica, evidentemente). Nel caso ciò non fosse stato ancora fatto ci attiveremo immediatamente perché si proceda senza ulteriore indugio, convinti come siamo che è miope sacrificare i presidi culturali in nome dei fondi ottenibili come oneri concessori.
Una volta perso anche il Metropolitan, saranno finiti tutti i grandi cinema di via del Corso e nulla e nessuno li potrà più far tornare. A questo disegno anti-culturale noi ci opporremo strenuamente. L’amministrazione può starne certa.

Roma, 4 novembre 2014                          Associazione Residenti Campo Marzio

sabato 1 novembre 2014

Il Tridente pedonale a due settimane dall'entrata in vigore della nuova disciplina

Parcheggi in Trinità dei Monti riservati agli autoveicoli titolari di permesso A1 (e quindi vietati per ciclomotori, apette e quadricicli):



Striscie pedonali in piazza Augusto Imperatore:



Area pedonale in via Bocca di Leone:


Area pedonale in via delle Carrozze:



Viale Trinità dei Monti (sosta vietata):


Via S. Sebastianello (sosta vietata):



Naturalmente neanche uno straccio di multa ... hai visto mai che poi i poveri commercianti si dovessero lamentare che i loro clienti vengono vessati.

Ed in tutto questo c'è da scommetterci che l'enorme parcheggio del galoppatoio continua a rimanere del tutto sottotilizzato.