C O M U N I C A T O S T A M P A
Sono
appena iniziati i lavori di rifacimento di via
del Babuino ed
è evidente che il cambio di amministrazione comunale non pare abbia
cambiato il modo di intervenire sul territorio.
La
sordità della passata
amministrazione a
tutti gli appelli delle associazioni locali per condividere i
progetti di rifacimento delle strade del cosiddetto Tridente ha
comportato, ad esempio, che tutte le nuove sistemazioni non
rispettino le norme sulla disabilità.
Le
modalità di intervento questa volta non appaiono molto diverse, a
partire da un progetto di rifacimento di via del Babuino che pare
partorito
sulla luna,
invece che calato in una realtà viva e complessa. Si è deciso che
sulla
strada non debba essere più prevista la sosta dei veicoli,
che come obiettivo strategico non può che essere condivisibile, ma
inaccettabile alle condizioni attuali, con l'incapacità
dell'amministrazione di gestire minimamente la legalità sul
territorio, con un trasporto pubblico asfittico ed un servizio di
taxi del tutto inefficace.
Riguardo
la legalità
vigente in zona,
possono parlare le foto allegate, che descrivono la situazione
quotidiana di gran parte delle strade del Tridente. E per dare la
misura della possibile discrepanza tra i progetti di qualche mente
'illuminata' e la cruda realtà, basterà ricordare che la doppia
fila di parcheggio (irregolare) su via del Babuino scaturì
dall'iniziativa del Comune nel 2004
di
eliminare l'unica fila di auto in sosta sulla strada; vale a dire che
con
l'intenzione di eliminare la sosta sulla strada riuscirono
nell'intento di raddoppiarla!?!
Quello
di cui l'attuale amministrazione non si rende conto è che
provvedimenti così drastici, se adottati con leggerezza,
contribuiscono solo ad espellere i residenti dal centro storico,
senza guadagnare un briciolo di decoro in più.
Noi
riteniamo che vi siano aspetti relativi alla mobilità nella zona che
non sono stati tenuti nel dovuto conto e che rischiano di far
naufragare un progetto tanto ambizioso quanto arrischiato. Qual è,
ad esempio, la disciplina prevista per le minicar
nella
zona, cosiderato l'elevato numero di quelle in transito da e verso
l'istituto S. Giuseppe? Ma soprattutto, come intende
l'amministrazione gestire il problema degli abusi
nei permessi per disabili,
tenuto conto dell'incredibile numero di veicoli che in zona ne
espongono uno e considerato
che tale permesso mette al riparo da qualunque sanzione?
Come la metterà il Comune se dopo aver rifatto via del Babuino la si
vedrà ingombra di veicoli in sosta
con permesso disabili, magari qualche Porsche o BMW sportiva, come se
ne vedono sistematicamente in zona?
Noi
vorremmo confrontarci su questi aspetti pratici con
l'amministrazione, ma evidentemente la stessa preferisce gli
interlocutori del tipo “yes-man”,
quelli sedicenti “rappresentanti dei residenti” ma che dicono
sempre di sì pur di mantenere la loro piccola rendita di posizione.
Da
un punto di vista operativo, considerato che il traffico che prima
confluiva su via del Babuino si riversa ora completamente su via
della Croce e strade limitrofe, abbiamo chiesto all'amministrazione
due cose:
- anzitutto che la disciplina del settore A1 della ZTL, ancora vigente seppur mai applicata, venga immediatamente resa operativa con controlli serrati e continui, e già questo porterebbe ad una drastica diminuzione del traffico in tutta la zona, altro che le sbandierate nuove “pedonalizzazioni” (termine anche per questo progetto usato a sproposito),
- inoltre è ormai impellente che la miriade di tavoli abusivi che ingombrano le strade del Tridente (via della Croce, via Mario de' Fiori, via delle Carrozze, via della Vite) vengano prontamente rimossi, per evitare che i pedoni abbiano a soffrire e rischiare per l'aumentato traffico veicolare.
Stupisce
che queste due banali misure di buon senso non siano state previste
fin dall'inizio nel progetto complessivo, ma evidentemente
l'amministrazione è stata più interessata a correre dietro a
qualche bella illusione invece che preoccuparsi dell'incolumità di
cittadini e turisti.
Roma,
17 luglio 2014 Associazione Residenti Campo Marzio
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