Vera e propria battaglia di nervi l'altro giorno a Campo de' Fiori, iniziata intorno alle 18.00 e terminata alle 22.30.
Alle 18.00 circa arrivano le pattuglie dei vigili, con il Presidente Corsetti ed i tecnici del Municipio, e iniziano a rimuovere gli arredi mentre nel contempo vengono controllati altri locali della piazza e delle vie limitrofe. Ci sono diverse giornaliste e fotografi e la cosa prosegue senza particolari tensioni. Intorno alle 19.45 il camion è pieno di arredi rimossi e tutto lascia pensare che l'operazione di sia conclusa senza particolari problemi.
Poco dopo però giunge la notizia che Alemanno ha firmato una nuova ordinanza in cui sospende per 60 giorni le rimozioni del Municipio per arredi difformi e intorno alle 20.15 l'ordinanza viene consegnata con urgenza ai vigili in servizio sulla Piazza accompagnata dall'ordine di restituire gli arredi rimossi!?!
I vigili quindi intimano ai tecnici del Municipio di riconsegnare gli arredi ma questi, appoggiati dal Presidente Corsetti, si oppongono, affermando che i verbali di rimozione sono ormai chiusi. Comincia un querelle tra vigili e tecnici, ognuno in buona fede a cercare di capire quale deve essere la procedura corretta in una situazione tanto anomala.
Intorno alle 22.30 si arriva alla conclusione che gli arredi non potevano essere riconsegnati e l'operazione si conclude.
Ecco cosa appare sia successo dietro le quinte. Appena iniziate le rimozioni, qualche esercente ha chiamato in Comune INTIMANDO (meglio COMANDANDO) di fermare in qualsiasi modo e seduta stante il Municipio. Il Comune, nella figura del Sindaco, ha obbedito emanando una nuova ordinanza e notificandola immediatamente ai vigili presenti, ordinando di restituire gli arredi confiscati.
Ancora una volta quindi un'istituzione (il Municipio) è stata ostacolata nell'opera di ripristino della legalità da un'altra istituzione, il Comune, che si è schierato inopinatamente ed illegittimamente a difesa dei delinquenti.
Per di più il Comune ha agito vigliaccamente mettendo suoi funzionari, i vigili urbani ed i tecnici del Municipio, l'uno contro l'altro ed entrambi a rischio di rimetterci in proprio.
A nostro avviso tutto questo non è più tollerabile ed è giunto il momento di far sentire alta la voce dei cittadini, la stragrande maggioranza, che appoggiano l'iniziativa legalitaria del Municipio e soprattutto osteggiano le devastanti iniziative del Sindaco a protezione di quattro delinquenti. Qui è in gioco il principio di legalità nel pieno centro della capitale d'Italia.
Già nei giorni precedenti l'inquietante episodio della sparizione del Piano di Massima Occupabilità di P.za Navona dalla Giunta Comunale aveva costituito un segnale d'allarme rispetto alle reali intenzioni del Comune in materia di OSP. L'episodio di Piazza Campo de' Fiori ha quindi definitivamente dimostrato che il Comune, anzi il Sindaco in persona, è totalmente ostaggio di loschi interessi e non si fa scrupolo di rischiare il ridicolo (tali sono le premesse dell'ultima ordinanza) pur di tutelare alcuni soggetti evidentemente potentissimi.
Alle 18.00 circa arrivano le pattuglie dei vigili, con il Presidente Corsetti ed i tecnici del Municipio, e iniziano a rimuovere gli arredi mentre nel contempo vengono controllati altri locali della piazza e delle vie limitrofe. Ci sono diverse giornaliste e fotografi e la cosa prosegue senza particolari tensioni. Intorno alle 19.45 il camion è pieno di arredi rimossi e tutto lascia pensare che l'operazione di sia conclusa senza particolari problemi.
Poco dopo però giunge la notizia che Alemanno ha firmato una nuova ordinanza in cui sospende per 60 giorni le rimozioni del Municipio per arredi difformi e intorno alle 20.15 l'ordinanza viene consegnata con urgenza ai vigili in servizio sulla Piazza accompagnata dall'ordine di restituire gli arredi rimossi!?!
I vigili quindi intimano ai tecnici del Municipio di riconsegnare gli arredi ma questi, appoggiati dal Presidente Corsetti, si oppongono, affermando che i verbali di rimozione sono ormai chiusi. Comincia un querelle tra vigili e tecnici, ognuno in buona fede a cercare di capire quale deve essere la procedura corretta in una situazione tanto anomala.
Intorno alle 22.30 si arriva alla conclusione che gli arredi non potevano essere riconsegnati e l'operazione si conclude.
Ecco cosa appare sia successo dietro le quinte. Appena iniziate le rimozioni, qualche esercente ha chiamato in Comune INTIMANDO (meglio COMANDANDO) di fermare in qualsiasi modo e seduta stante il Municipio. Il Comune, nella figura del Sindaco, ha obbedito emanando una nuova ordinanza e notificandola immediatamente ai vigili presenti, ordinando di restituire gli arredi confiscati.
Ancora una volta quindi un'istituzione (il Municipio) è stata ostacolata nell'opera di ripristino della legalità da un'altra istituzione, il Comune, che si è schierato inopinatamente ed illegittimamente a difesa dei delinquenti.
Per di più il Comune ha agito vigliaccamente mettendo suoi funzionari, i vigili urbani ed i tecnici del Municipio, l'uno contro l'altro ed entrambi a rischio di rimetterci in proprio.
A nostro avviso tutto questo non è più tollerabile ed è giunto il momento di far sentire alta la voce dei cittadini, la stragrande maggioranza, che appoggiano l'iniziativa legalitaria del Municipio e soprattutto osteggiano le devastanti iniziative del Sindaco a protezione di quattro delinquenti. Qui è in gioco il principio di legalità nel pieno centro della capitale d'Italia.
Già nei giorni precedenti l'inquietante episodio della sparizione del Piano di Massima Occupabilità di P.za Navona dalla Giunta Comunale aveva costituito un segnale d'allarme rispetto alle reali intenzioni del Comune in materia di OSP. L'episodio di Piazza Campo de' Fiori ha quindi definitivamente dimostrato che il Comune, anzi il Sindaco in persona, è totalmente ostaggio di loschi interessi e non si fa scrupolo di rischiare il ridicolo (tali sono le premesse dell'ultima ordinanza) pur di tutelare alcuni soggetti evidentemente potentissimi.
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