mercoledì 16 maggio 2012

A via della Vite vige una legge diversa

Nel tratto di via della Vite compreso tra Via di Propaganda e via Mario de' Fiori sono presenti tre locali che occupano il suolo pubblico con i loro arredi senza avere alcuna concessione.
Due di tali locali subirono la rimozione degli arredi da parte del Municipio agli inizi di dicembre 2011. Pochi giorni dopo però intervenne la scellerata ordinanza salva-abusivi di Alemanno ed i due locali la interpretarono come licenza a fare un po' come gli pare. Tant'è che da allora continuano ad occupare la carreggiata stradale nell'impunità più assoluta.
La scorsa settimana si è ripetuta la stessa storia per il terzo locale, quello posto all'incrocio con via Mario de' Fiori. In questo caso l'esercente non ha aspettato più di tre ore per rimettere in strada gli arredi che il Municipio gli aveva appena rimosso.


Dallo scorso sabato segnalazioni quotidiane dello stato della strada vengono inviate a Sindaco, Prefettura, Questura, assessori al commercio e centro storico, Municipio, Polizia Municipale.
Ora il video di Buongiorno Regione.

Vediamo per quanto altro tempo le istituzioni potranno continuare a far finta di niente.

venerdì 20 aprile 2012

Straw man argument


COMUNICATO STAMPA

Dalla dichiarazione del Sindaco Alemanno riportata in un lancio di ieri dell’agenzia ASCA:
“Capisco che chi vive a piazza Navona voglia dormire, ma deve assolutamente anche sapere che quando si ha un appartamento nel Centro Storico si deve trovare un giusto equilibrio, altrimenti se si vuole il silenzio si va in una delle tante zone dormitorio di Roma''.
''Sono intervenuto con una ordinanza per bloccare la follia di un presidente di Municipio che voleva sbaraccare tutti i tavolini'' - ha detto sottolineando che ci vogliono regole e il giusto equilibrio per esercitare un'attivita' commerciale, tuttavia bisogna capire le priorita' di tutti, anche dei commercianti.

Le dichiarazioni del Sindaco sono di una gravità inaudita. Apparentemente sembrerebbero eccessi verbali dettati dal consesso in cui sono stati pronunciati, un incontro della Confcommercio. Ma in realtà da esse traspare un’idea della città che non è compatibile con il ruolo di primo cittadino. Se le parole hanno ancora un senso infatti, da una parte il Sindaco condanna chi abita nel centro storico di Roma a convivere con le peggiori degenerazioni della cosiddetta movida, in barba a tutte le normative vigenti a partire dalla tutela alla salute costituzionalmente garantita, passando per la zonizzazione acustica del Comune di Roma; dall’altra il Sindaco ‘marchia’ il resto della città come ‘zone dormitorio’.
I cittadini romani si aspettano dal proprio Sindaco che le norme vigenti, che dettano i criteri di convivenza in tutte le zone della città di Roma, vengano fatte rispettare. Se il Sindaco ritiene che il centro storico debba essere riservato ad attività ludiche di vario genere, lo dichiari inabitabile, modificanto le vigenti leggi. In assenza di ciò sarebbe buona cosa che chi ha responsabilità così importanti eviti di farsi prendere la mano dall’assemblea di turno e si spinga a dichiarazioni che offendo la dignità dei cittadini, in particolare di coloro che all’attuale Sindaco a suo tempo hanno dato fiducia votandolo.

Un chiarimento a parte merita l’accenno all’intenzione del presidente del Municipio di “sbaraccare tutti i tavolini”. Non è nostra intenzione prendere le difese del presidente Corsetti, ma è quello un argomento che troppo spesso viene messo in bocca anche ai residenti del centro storico.
In gergo tecnico le parole del Sindaco configurano quello che viene chiamato ‘straw man argument’ (non risulta purtroppo traduzione italiana della locuzione): si tratta di un vero e proprio imbroglio dialettico per cui si deforma il pensiero dell’interlocutore e lo si rende evidentemente sciocco o inammissibile, potendolo così smontare facilmente e mostrarsi nel giusto.
Nel caso specifico il Sindaco assume che ci sia qualcuno che vuole ‘sbaraccare tutti i tavolini’, così lui ha buon gioco a mostrarsi il paladino che si oppone a tale sciocchezza.

E’ nostra intenzione chiarirlo una volta per tutte: NON SI HA NOTIZIA DI NESSUNO CHE ABBIA MAI RIVENDICATO LA NECESSITA’ DI RIMUOVERE TUTTI I TAVOLINI DALLE STRADE E PIAZZE DEL CENTRO STORICO DI ROMA!

Noi in particolare, come tante altre associazioni del centro storico, abbiamo sempre richiesto la semplice (si fa per dire) applicazione delle norme esistenti, che prevedono la possibilità di avere arredi esterni per i locali, nel rispetto delle normative di sicurezza, del decoro cittadino, della fruribilità dei tanti monumenti e palazzi, degli spazi pubblici che, come dice il termine, sono di tutti.
Ai tempi delle passate elezioni comunali le aspettative di molti erano che l’attuale Sindaco sarebbe stato attento al concetto di legalità. Ed in particolare nel centro storico, bisognoso da troppi anni dell’equilibrio che solo l’applicazione delle norme realizza, in molti si affidarono a colui che appariva averlo nel DNA tale concetto. Troppi recenti atti del Sindaco hanno deluso tali aspettative. Ed ora arrivano le sue inaccettabili dichiarazioni.
Giunga al Sindaco il nostro rispettoso invito a rivedere le sue parole.

Roma, 20 aprile 2012                                                Associazione Residenti Campo Marzio

lunedì 19 marzo 2012

Un sabato di ordinario degrado

Ara Pacis - area pedonale

Via Belsiana - sosta vietata

Via Belsiana - sosta vietata

Via Bocca di Leone - area pedonale

Via Bocca di Leone - area pedonale

Via Belsiana - sosta vietata

Via Bocca di Leone - area pedonale

Via Bocca di Leone - area pedonale

Via Borgognona - area pedonale

Via Borgognona - area pedonale

Via Brunetti - sosta sul marciapiede

Via del Corso - area pedonale

Via Fontanella Borghese - sosta sul marciapiede

Via della Frezza - area pedonale

Via del Gambero - area pedonale

Vicolo del Grottino - sosta vietata e sul marciapiede
Via del Leoncino - sosta vietata

Largo dei Lombardi - area pedonale

Via dei Pontefici - posti riservati ai veicoli elettrici

Via dell'Ara Pacis - sosta vietata

Via di Ripetta - auto sul marciapiede

Largo S. Rocco - area pedonale

Largo degli Schiavoni - area riservata ai taxi e sosta vietata

Largo degli Schiavoni - sosta sul marciapiede

Via Vittoria - sosta vietata

Via Vittoria -area pedonale

Egregi Sindaco Alemanno, Presidente Corsetti e Assessore Aurigemma,

le foto che alleghiamo al messaggio sono state prese nella giornata di sabato 17 marzo, nella zona del cosiddetto Tridente, un’area da tutti considerata la vera e propria vetrina del centro storico di Roma.
Come è immediato constatare dalle immagini, le strade del Tridente continuano ad essere ingombre di veicoli e motocicli in sosta e transito, creando degrado per i luoghi e pericoli per la circolazione dei pedoni. Da sottolineare che abbiamo evitato di mostrare la situazione di Via del Babuino, dove neanche le immagini possono rendere l’idea della caotica convivenza di auto, moto e vasi in sosta insieme a pedoni, moto e veicoli in movimento.

L’iniziativa che recentemente il Municipio Centro Storico ha preso per cercare di ripristinare la vigenza del settore A1 della ZTL (peraltro mai abrogato, segno che anche l’attuale amministrazione non disconosce la vocazione prettamente pedonale della zona) appare essere stata colta anche dall’Assessore Aurigemma come spunto per dare una svolta ad una situazione incancrenita.
E la nostra Associazione ha accolto con soddisfazione l’accordo raggiunto tra assessorato alla mobilità e Municipio, che mira a dare una sistemazione ragionevole e gestibile alla viabilità del Tridente.

In attesa che si compiano i presupposti per l’applicazione delle nuove regole concordate, avevamo però capito che sarebbero stati intensificati i controlli dei veicoli in sosta vietata nella zona, con particolare riguardo di quelli, numerosissimi, che possono configurare abusi nell’utilizzo dei permessi per disabili.
Purtroppo però nulla di ciò appare essere stato realizzato; e nel Tridente continuano a vedersi molti veicoli, spesso sempre gli stessi, che approfittano degli scarsi o nulli controlli per sostare in aree pedonali o intralciando i percorsi pedonali.

Stanchi di continuare ad assistere al degrado dei luoghi in cui viviamo, a tutto vantaggio di pochi furbi, Vi chiediamo di attuare con sollecitudine le misure già concordate di controllo del territorio del Tridente.
Vi è in particolare la questione dei veicoli con permesso per disabili che, se non adeguatamente gestita, rischia di mandare in fumo qualsiasi progetto di pedonalizzazione. E’ questo un tema che abbiamo posto con forza già nell’incontro avuto due settimane fa con i tecnici dell’assessorato alla mobilità. A nostro avviso ad esso va dedicata un’attenta riflessione coinvolgendo anche le associazioni che si occupano di disabilità, con l’obiettivo di individuare regole nuove che garantiscano i diritti dei più deboli e scoraggino abusi e furberie.
Nell’immediato è però indispensabile iniziare ad effettuare i controlli così come erano stati concordati.

Roma non può continuare a tollerare una vetrina tanto indecente.



Roma, 19 marzo 2012                                                           Associazione Residenti Campo Marzio

sabato 3 marzo 2012

Novelli seguaci di Priapo


COMUNICATO STAMPA

Le immagini che seguono sono state prese nella giornata di ieri in Via del Corso, all’angolo con Largo dei Lombardi.




E’ lo spettacolo consueto a cui turisti e cittadini sono costretti ad assistere semplicemente passeggiando sulla strada, giacché la mercanzia mostrata dalle immagini è di un banchetto su strada (benché il diminutivo sia ormai del tutto fuori luogo, avendo questa attività almeno quadruplicato lo spazio occupato con valige, borse ed espositori vari, tutto ovviamente illegale).

Una pattuglia dei vigili che sostava nei pressi, interrogata sulla liceità dell’esporre tali immagini, ha risposto che quando esse riproducono statue esistenti non ci sono problemi (l’ulteriore tragicità sta nel fatto che probabilmente gli agenti hanno ragione).

A costo di passare per dei bacchettoni reazionari, noi riteniamo che lo spettacolo dato dalle immagini riportate colpisca la sensibilità delle persone e non sia ammissibile su una pubblica strada. Gli eventuali novelli seguaci di Priapo hanno tutto il diritto in privato di rinverdire i più spinti riti orgiastici, ma IN PRIVATO. Sulla pubblica via deve essere assicurata la decenza a cui tutti i cittadini del mondo (che in molti affollano le strade di Roma, Via del Corso inclusa) hanno diritto e che anzi si aspettano.

Chiediamo al Sindaco Alemanno, all’assessore Bordoni (commercio), all’assessore Gasperini (centro storico) ed al Presidente Corsetti (Municipio) se la loro sensibilità è colpita dalle immagini riportate. Se no, sono invitati a dichiararlo pubblicamente, magari fornendo chiarimenti utili ai cittadini. Se invece sono d’accordo che si tratta di oscenità gratuite (oltre che prive di qualsiasi gusto) che si diano da fare immediatamente, che c’è una ex-caput mundi che sta sprofondando nel degrado e nel ridicolo anche per queste scemenze.

Roma, 3 marzo 2012                                                             Associazione Residenti Campo Marzio

martedì 7 febbraio 2012

La città è in ginocchio ... ma vuoi mettere il carnevale ...

Roma faticava ancora oggi ad uscire dall'emergenza neve, con molti marciapiede ancora impraticabili per la presenza di ghiaccio e diverse aree di Piazza del Popolo transennate per il pericolo.


Da ieri però, come se nulla fosse, sono iniziati i preparativi per l'allestimento che a Piazza del Popolo accoglierà le manifestazioni del Carnevale Romano 2012.


Come si può vedere c'è un mezzo che lavora per livellare la sabbia che costituirà il campo per le esibizioni dei cavalli. Come non pensare che un mezzo simile sarebbe stato molto utile con la neve?
E come non pensare che tutte le risorse, le persone e gli stanziamenti necessari a questo allestimenti si sarebbero dovuti impiegare per sistemare le tantissime aree della città che ancora sono impraticabili per la neve ed il ghiaccio?

Pare che per la manifestazione siano stati stanziati 800.000 euro; pagati dagli sponsor privati, dice il Comune, anche se tra gli sponsor c'è l'ACEA con un contributo da 100.000 euro, quella ACEA che qualcuno ha definito il "bancomat di Alemanno".
Peraltro con il clima ancora incerto ed un rischio neve che persiste sarebbe stato il caso di ridimensionare allestimenti e spettacoli.
Infine, che bisogno c'è di organizzare queste manifestazioni tra Piazza del Popolo, Via del Corso e Piazza di Spagna, quando questi luoghi sono già normalmente strapieni di persone? 
Non è che si vuole approfittare di questo fatto per poter vantare centinaia di migliaia di partecipanti al Carnevale Romano? Quelle centinaia di migliaia di persone ci sarebbe venute lo stesso in centro. Sono le manifestazioni che dovrebbero essere organizzate nelle altre zone della città, così da distribuire meglio i flussi.
Ma a chi dirle queste cose?

sabato 14 gennaio 2012

La battaglia di Campo de' Fiori

Vera e propria battaglia di nervi l'altro giorno a Campo de' Fiori, iniziata intorno alle 18.00 e terminata alle 22.30.
Alle 18.00 circa arrivano le pattuglie dei vigili, con il Presidente Corsetti ed i tecnici del Municipio, e iniziano a rimuovere gli arredi mentre nel contempo vengono controllati altri locali della piazza e delle vie limitrofe. Ci sono diverse giornaliste e fotografi e la cosa prosegue senza particolari tensioni. Intorno alle 19.45 il camion è pieno di arredi rimossi e tutto lascia pensare che l'operazione di sia conclusa senza particolari problemi.
Poco dopo però giunge la notizia che Alemanno ha firmato una nuova ordinanza in cui sospende per 60 giorni le rimozioni del Municipio per arredi difformi e intorno alle 20.15 l'ordinanza viene consegnata con urgenza ai vigili in servizio sulla Piazza accompagnata dall'ordine di restituire gli arredi rimossi!?!
I vigili quindi intimano ai tecnici del Municipio di riconsegnare gli arredi ma questi, appoggiati dal Presidente Corsetti, si oppongono, affermando che i verbali di rimozione sono ormai chiusi. Comincia un querelle tra vigili e tecnici, ognuno in buona fede a cercare di capire quale deve essere la procedura corretta in una situazione tanto anomala.
Intorno alle 22.30 si arriva alla conclusione che gli arredi non potevano essere riconsegnati e l'operazione si conclude.

Ecco cosa appare sia successo dietro le quinte. Appena iniziate le rimozioni, qualche esercente ha chiamato in Comune INTIMANDO (meglio COMANDANDO) di fermare in qualsiasi modo e seduta stante il Municipio. Il Comune, nella figura del Sindaco, ha obbedito emanando una nuova ordinanza e notificandola immediatamente ai vigili presenti, ordinando di restituire gli arredi confiscati.

Ancora una volta quindi un'istituzione (il Municipio) è stata ostacolata nell'opera di ripristino della legalità da un'altra istituzione, il Comune, che si è schierato inopinatamente ed illegittimamente a difesa dei delinquenti.
Per di più il Comune ha agito vigliaccamente mettendo suoi funzionari, i vigili urbani ed i tecnici del Municipio, l'uno contro l'altro ed entrambi a rischio di rimetterci in proprio.

A nostro avviso tutto questo non è più tollerabile ed è giunto il momento di far sentire alta la voce dei cittadini, la stragrande maggioranza, che appoggiano l'iniziativa legalitaria del Municipio e soprattutto osteggiano le devastanti iniziative del Sindaco a protezione di quattro delinquenti. Qui è in gioco il principio di legalità nel pieno centro della capitale d'Italia.

Già nei giorni precedenti l'inquietante episodio della sparizione del Piano di Massima Occupabilità di P.za Navona dalla Giunta Comunale aveva costituito un segnale d'allarme rispetto alle reali intenzioni del Comune in materia di OSP. L'episodio di Piazza Campo de' Fiori ha quindi definitivamente dimostrato che il Comune, anzi il Sindaco in persona, è totalmente ostaggio di loschi interessi e non si fa scrupolo di rischiare il ridicolo (tali sono le premesse dell'ultima ordinanza) pur di tutelare alcuni soggetti evidentemente potentissimi.