venerdì 27 febbraio 2015

Lettera aperta a Matteo Salvini


Gent. Sig. Salvini,

Nei giorni scorsi il nostro rione ha visto pali segnaletici, sportelli delle utenze e muri riempirsi di sgradevoli adesivi riportanti lo slogan “Renzi a casa!” (sgradevoli dal punto di vista estetico, non per il contenuto, che a noi non interessa).
Avendo letto lo stesso slogan, con la stessa grafica, sui manifesti che annunciano la manifestazione che si terrà nella giornata di domani in piazza del Popolo, desumiamo che tali adesivi siano stati affissi da componenti o simpatizzanti del suo movimento.
Pur escludendo che tale abusiva affissione sia avvenuta su indicazione sua o di persone che a lei fanno capo, vorrà concordare con noi che deve evidentemente essersi trattato di qualche minus habens che si è fatto prendere un po’ la mano e, pensando di far cosa buona per il suo movimento, ne ha invece macchiato la reputazione deturpando luoghi che altrimenti si presentano in stato più che decoroso, se non prestigioso.
Teste calde o minus habens, come preferiamo chiamarli, ce n’è in tutti sodalizi, politici e non, ma da un movimento che si presenta con una faccia nuova e che professa l’intenzione di voler davvero cambiare l’Italia ci aspetteremmo una migliore efficacia nel tenere a bada i facinorosi.
Le diamo volentieri atto di aver utilizzato manifesti regolari, almeno per quanto ci è dato di vedere, per pubblicizzare la manifestazione di domani, e questa è una novità assoluta nel panorama romano, dove anche le ultime elezioni comunali hanno visto la stragrande maggioranza dei partiti incartare la città con affissioni abusive.
Abbiamo quindi pensato di proporle un altro chiaro segnale di discontinuità. La manifestazione di domani si terrà in piazza del Popolo, luogo che fa parte del nostro rione, proprio nella zona che ha visto la sgradevole comparsa degli adesivi di cui sopra. Le chiediamo allora di citarlo nel suo intervento l’errore dell’affissione degli adesivi, e di chiedere agli intervenuti alla manifestazione di farsi carico di rimuoverli mentre defluiscono e vanno a casa.
Noi riteniamo che questo sarebbe un modo semplice ed efficace per rimediare ad uno stupido errore e lei avrebbe la possibilità di dimostrare di saper coniugare le parole con i fatti, risultando così ancora una volta innovativo nel panorama politico italiano.
In mancanza di una sua iniziativa per rimediare a questa stupida affissione abusiva ci faremo carico noi della pulizia e provvederemo a consegnare quanto rimosso alla sede del suo partito, come abbiamo già fatto in passato con altri partiti a cui, a quel punto, anche il suo inevitabilmente assomiglierà, al di là degli slogan.
Distinti saluti.

Roma, 27 febbraio 2015                              Associazione Residenti Campo Marzio



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