domenica 20 luglio 2014

Amministrazione nuova, pratiche vecchie

C O M U N I C A T O     S T A M P A

Sono appena iniziati i lavori di rifacimento di via del Babuino ed è evidente che il cambio di amministrazione comunale non pare abbia cambiato il modo di intervenire sul territorio.

La sordità della passata amministrazione a tutti gli appelli delle associazioni locali per condividere i progetti di rifacimento delle strade del cosiddetto Tridente ha comportato, ad esempio, che tutte le nuove sistemazioni non rispettino le norme sulla disabilità.

Le modalità di intervento questa volta non appaiono molto diverse, a partire da un progetto di rifacimento di via del Babuino che pare partorito sulla luna, invece che calato in una realtà viva e complessa. Si è deciso che sulla strada non debba essere più prevista la sosta dei veicoli, che come obiettivo strategico non può che essere condivisibile, ma inaccettabile alle condizioni attuali, con l'incapacità dell'amministrazione di gestire minimamente la legalità sul territorio, con un trasporto pubblico asfittico ed un servizio di taxi del tutto inefficace.

Riguardo la legalità vigente in zona, possono parlare le foto allegate, che descrivono la situazione quotidiana di gran parte delle strade del Tridente. E per dare la misura della possibile discrepanza tra i progetti di qualche mente 'illuminata' e la cruda realtà, basterà ricordare che la doppia fila di parcheggio (irregolare) su via del Babuino scaturì dall'iniziativa del Comune nel 2004 di eliminare l'unica fila di auto in sosta sulla strada; vale a dire che con l'intenzione di eliminare la sosta sulla strada riuscirono nell'intento di raddoppiarla!?!

Quello di cui l'attuale amministrazione non si rende conto è che provvedimenti così drastici, se adottati con leggerezza, contribuiscono solo ad espellere i residenti dal centro storico, senza guadagnare un briciolo di decoro in più.
Noi riteniamo che vi siano aspetti relativi alla mobilità nella zona che non sono stati tenuti nel dovuto conto e che rischiano di far naufragare un progetto tanto ambizioso quanto arrischiato. Qual è, ad esempio, la disciplina prevista per le minicar nella zona, cosiderato l'elevato numero di quelle in transito da e verso l'istituto S. Giuseppe? Ma soprattutto, come intende l'amministrazione gestire il problema degli abusi nei permessi per disabili, tenuto conto dell'incredibile numero di veicoli che in zona ne espongono uno e considerato che tale permesso mette al riparo da qualunque sanzione? Come la metterà il Comune se dopo aver rifatto via del Babuino la si vedrà ingombra di veicoli in sosta con permesso disabili, magari qualche Porsche o BMW sportiva, come se ne vedono sistematicamente in zona?
Noi vorremmo confrontarci su questi aspetti pratici con l'amministrazione, ma evidentemente la stessa preferisce gli interlocutori del tipo yes-man, quelli sedicenti “rappresentanti dei residenti” ma che dicono sempre di sì pur di mantenere la loro piccola rendita di posizione.
Da un punto di vista operativo, considerato che il traffico che prima confluiva su via del Babuino si riversa ora completamente su via della Croce e strade limitrofe, abbiamo chiesto all'amministrazione due cose:
  • anzitutto che la disciplina del settore A1 della ZTL, ancora vigente seppur mai applicata, venga immediatamente resa operativa con controlli serrati e continui, e già questo porterebbe ad una drastica diminuzione del traffico in tutta la zona, altro che le sbandierate nuove “pedonalizzazioni” (termine anche per questo progetto usato a sproposito),
  • inoltre è ormai impellente che la miriade di tavoli abusivi che ingombrano le strade del Tridente (via della Croce, via Mario de' Fiori, via delle Carrozze, via della Vite) vengano prontamente rimossi, per evitare che i pedoni abbiano a soffrire e rischiare per l'aumentato traffico veicolare.
Stupisce che queste due banali misure di buon senso non siano state previste fin dall'inizio nel progetto complessivo, ma evidentemente l'amministrazione è stata più interessata a correre dietro a qualche bella illusione invece che preoccuparsi dell'incolumità di cittadini e turisti.



Roma, 17 luglio 2014                                               Associazione Residenti Campo Marzio


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